Silvio Capizzoto, ingegniere, ricercatore e clown dottore, è stato promotore del Progetto Inclusione, con lo scopo di aiutare i ragazzi con gravi disabilità fisiche a percepire nuovi stati di benessere del loro corpo generati dalla vibrazione degli strumenti armonici.
Questa è la sua relazione finale, invitiamo tutti coloro che si trovano a dover condividere situazioni simili a far tesoro della sua esperienza.
In fondo alla pagina ci sono i suoi contatti diretti.
Il suono delle campane tibetane ha un richiamo magico per l’essere umano e arriva in maniera diretta anche alle persone affette da disturbi psico-fisici. Il suono delle campane ferma i più irrequieti, li tranquillizza, li mette in una posizione di ascolto e di attenzione. Anche sulle persone con problematiche neuromotorie importanti, l’effetto delle campane è sorprendente: provocano l’immediata distensione muscolare e un rilassamento profondo. Il suono armonico va oltre ogni limite corporeo!
La finalità del progetto è stata quella di aiutare i ragazzi con gravi disabilità fisiche a percepire nuovi stati di benessere del loro corpo generati dalla vibrazione degli strumenti armonici. Questi adolescenti hanno avuto la possibilità di ascoltare quanto la vibrazione delle campane tibetane possa andare in profondità all’interno del proprio corpo. Durante il laboratorio si è rilevato un profondo rilassamento psico-fisico da parte delle ragazze e delle docenti\educatrici.
Nell’ambito del laboratorio sono stati utilizzati strumenti quali: campane tibetane armoniche, gong, tamburo, ocean drum, armonizzatore dei chakras, sansula e shruti box (armonium) suonati in concerto per facilitare il rilassamento. Le campane tibetane armoniche ed il diapason sono stati utilizzati per praticare un massaggio sonoro armonico personalizzato per ogni ragazza.
La tecnica del massaggio sonoro armonico con le campane tibetane consiste nel far suonare su determinate parti del corpo campane tibetane armoniche di diverse dimensioni. La vibrazione generata dalla base della campana penetra in profondità nel corpo, effettuando una sorta di massaggio continuo e concorrendo a mantenere la persona presente e vigile, benché in uno stato di coscienza modificato; il suono-vibrazione manda segnali armonizzanti alle cellule del corpo, che favoriscono il ritorno al loro stato di armonia originario. Il suono delle campane tibetane porta l’individuo in uno stato simile a quello che si raggiunge con la meditazione: l’attività cerebrale rallenta, si facilita l’insorgenza di onde alfa e theta, vengono rilasciate beta endorfine; il respiro si fa più profondo, lento e regolare, il battito cardiaco rallenta, l’espressione del volto diviene più distesa, il corpo è meno contratto, diminuisce la sudorazione. La persona entra in uno stato di quiete profonda, di benessere e “disattiva” la parte più razionale del cervello, lasciando maggiore spazio all’immaginazione e alle emozioni.
Il laboratorio “bagni di suoni” è stato strutturato nel seguente modo: il gruppo composto dai ragazzi e dagli insegnanti/educatori dedicati, disposti sul tappeto morbido della palestra, in posizione comoda, hanno ascoltano i suoni prodotti dagli strumenti armonici portati e suonati dall’esperto esterno.
La sessione armonica è stata strutturata per poter accogliere le esigenze di tutte le alunne coinvolte nel progetto in termini di capacità motorie e cognitive. La prima parte è stata caratterizzata dall’ascolto dei singoli strumenti utilizzati, in modo da favorire la familiarizzazione con questi suoni di differente frequenza ed ampiezza. Ogni strumento musicale impiegato ha infatti caratteristiche uniche: il tamburo ha frequenze molto basse al di sotto dei 40 Hz che provocano una intensa vibrazione del corpo, specialmente nell’area addominale, il gong planetario “Sedna” ha la terza ottava a 128,1 Hz che va in risonanza con il tessuto osseo del corpo, le campane tibetane hanno frequenze dell’ordine del centinaio di Hz che interagiscono con le onde cerebrali.
Attraverso l’utilizzo di due diapason con differente frequenza sono stati generati dei suoni bineurali per stimolare il cervello nella produzione di onde alfa.
La seconda parte è iniziata con un’armonizzazione di gruppo; seguendo una scaletta ben precisa ed utilizzando il potere evocativo della voce è stato possibile indurre uno stato di profondo rilassamento e benessere psico-fisico.
La tonalità di voce maggiormente efficace per raggiungere uno stato di calma e condizionare il proprio umore in modo positivo è la “voce verde”. Questa tipologia di voce si caratterizza per avere un timbro basso e profondo, particolarmente adatta per esprimere emozioni e per contagiare in maniera positiva chi sta attorno a noi.
Conclusa l’attività di gruppo, si è passati all’attività personalizzata: ogni ragazzo ha ricevuto la meravigliosa esperienza del massaggio sonoro armonico.
Il progetto è stato svolto nell’aula morbida sita nella palestra del Liceo Morandi di Finale Emilia (MO) per un totale di 20 ore.
Prof. Ing. Silvio Capizzoto
Tel.: 347 2313086 / 3495129918
Pe maggiori informazioni: www.suonievibrazioni.it
E-mail: info@suonievibrazioni.it
Chi è Silvio Capizzoto?
Nato a Messina il 7 settembre del 1975.
Laureato in Ingegneria meccanica al Politecnico di Torino nel 2003 mentre studiava e lavorava. Nel 2004 ha partecipato al Master in Ingegneria del veicolo presso l’Università di Modena e Reggio Emilia approfondendo temi legati alla gestione di progetti complessi.
Nello stesso anno ha frequentato un corso professionale come clown dottore organizzato dall’associazione “RiderexVivere” di cui Leonardo Spina e Sonia Fioravanti sono i soci fondatori, da qui inizia la sua attività di volontario presso i reparti pediatrici degli ospedali come dott. Capitozzolo!
Dal 2005 al 2017 ha lavorato per le più prestigiose case automobilistiche in qualità di ingegnere responsabile di progetto maturando competenze trasversali per gestire in modo efficiente ed efficace le risorse assegnate ottenendo vari riconoscimenti.
Nel 2012, dopo un periodo di convalescenza a causa di una malattia, decide di affrontare la cura in modo sistemico cercando e trovando le cause scatenanti la sua infermità. Da questo approccio nasce il suo amore per la musico-terapia, diventa esperto in “Massaggio Sonoro Armonico” (allievo diretto di Albert Rabenstein, fondatore e direttore del Centro de Terapia de Sonido y Estudios Armonicos di Buenos Aires, Argentina) e suonatore di Gong (frequentando il corso per suonatori di Gong del Maestro Andrea Tosi).
Nel 2016 ha iniziato a studiare il bio-elettromagnetismo e si è appassionato di medicina energetica per cui ha iniziato un percorso di formazione con il Dott. Kostantin Korotkov diventando operatore esperto nell’utilizzo del dispositivo Biowell per la rilevazione del campo energetico del corpo umano e trattamenti di benessere basati sulle frequenze sonore.
Questo nuovo approccio alla vita ha spostato il suo interesse dalla meccanica classica alle nuove frontiere della fisica quantistica. Da qui la grande svolta, decide di lasciare il mondo delle automobili di lusso e far diventare le sue passioni un lavoro a tempo pieno; il cambiamento è per lui un’opportunità di migliorare la qualità della vita, avere più tempo per sè e la sua Famiglia e soprattutto una dimostrazione che la libertà di scelta esiste!
Nel 2017 supportato dalla moglie Cristina, ha lasciato l’azienda Ferrari Automobili S.p.A. e si è dedicato all’insegnamento presso istituti tecnici statali della materia elettronica ed elettrotecnica. Il mondo della formazione è diventato il punto d’incontro di tutto il suo percorso professionale: l’ingegnere, la fisica quantistica, il clown e il suonatore di armonie!
Oggi è un ricercatore indipendente che vuole sperimentare con approccio scientifico le antiche tradizioni della medicina energetica e le nuove tecniche olistiche: gli interessa la cimatica, le teorie in materia di medicina energetica vibrazionale e l’attività elettromagnetica dell’organismo umano.
Leonardo Spina e Silvio Capizzoto hanno progettato un percorso dedicato ai manager aziendali che ribalta i vecchi concetti di gestione delle risorse umane, puntando su un modello incentrato sull’individuo dove gli aspetti tipicamente aziendali vengono affrontati con uno spirito nuovo: il manager acquisisce così gli strumenti per poter fare un salto evolutivo ed affrontare le sfide del terzo millennio.