a cura di Marco Battaglini, docente presso Accademia Italiana Filosofie Orientali e Olistiche, operatore Shatzu, Tuina e Massaggio Sonoro Armonico

Le ciotole tibetane sono chiamate anche campane tibetane, o singing bowls, cioè ciotole sonanti. Vengono comunemente conosciute come tibetane in quanto sono arrivate in occidente portate dalle aree geografiche del Tibet, con il fascino dell’antica tradizione himalayana che le designava come le custodi dei segreti dell’Universo. Il suono tuttavia è patrimonio dell’umanità dall’alba dei tempi e in tutte le tradizioni di oriente e occidente sono stati usati strumenti per connettersi al divino e alla vibrazione cosmica. Le campane “Tibet” sono prodotte in Argentina da Albert Rabenstein che, dal 1987, studia e sperimenta il potere terapeutico del suono e il suo uso come strumento di trasformazione personale, e sono il frutto di un mirabile incontro tra le antiche tradizioni e le più moderne scoperte della scienza, accompagnato da decenni di sperimentazione sul campo in ambito terapeutico personale e di gruppo.

Nella loro vibrazione possiamo percepire l’intenzione con la quale sono state create, il rispetto per questi Suoni Sacri e il metodo tradizionale di elaborazione.
Ogni campana è accordata individualmente in stato di meditazione, per risvegliare i suoi suoni millenari ed ottenere così il proposito di armonizzare ed elevare la vibrazione di chi la suona. Hanno una forma e una tempra speciale che consente loro di vibrare quando vengono percosse o sfregate sul bordo con una bacchetta dura. Producono una gamma di suoni armonici e sovra toni (un suono fondamentale dal quale dipartono altri più acuti che sono in relazione armonica tra loro) ed hanno una sonorità che perdura per lungo tempo spandendosi per tutto l’ambiente, cambiandone la vibrazione. Possono venir usate in meditazione e per il ri-equilibrio energetico nel massaggio sonoro. Le campane vengono suonate percuotendole leggermente o sfregandole con una bacchetta di legno, nudo o ricoperto di peltro o cuoio. Il legno nudo estrae dalla campana tutti i toni, mentre la bacchetta ricoperta di cuoio spegne i toni alti, esaltando quelli gravi. Esistono varie tipologie di ciotole armoniche ed altri strumenti prodotti da Albert Rabenstein, inclusi diapason, campane tubolari, pines, cimbali, armonizzatori di chakras e molto altro.

Campane tibetane e 7 metalli: un chiarimento…

Nell’ antichità i maestri usavano un linguaggio simbolico. Sette metalli è, nel linguaggio simbolico, la rappresentazione delle forme in cui si manifesta l’energia nella Natura.
L’Universo è una manifestazione di 7 energie.

Quando si parla di qualcosa costituito da “7 metalli” o rimandi ai 7 archetipi che rappresentano simbolicamente le qualità dell’energia, significa che l’oggetto in questione contiene l’informazione che comprende la totalità delle forme della manifestazione. Ogni sistema completo contiene queste 7 caratteristiche. Questa conoscenza proviene dall’Alchimia.
In una campana tibetana, questa informazione è data dai suoni. Le ciotole producono un suono fondamentale e la serie di armonici che corrispondono a questa frequenza. Qualsiasi sia la frequenza fondamentale la ciotola contiene tutti gli armonici che corrispondono a quella frequenza, che non necessariamente corrisponde ad una nota musicale della scala utilizzata in occidente.  

I suoni armonici danno origine alla manifestazione della forma nel mondo materiale e ogni armonico genera una informazione di ordine, creando una forma differente, come si può notare dalle scoperte di Albert Rabenstein. In Alchimia ciò significa che questi suoni contengono la chiave della totalità del mondo manifestato. In una sola ciotola armonica abbiamo l’informazione della totalità del sistema.

Da notare che non tutte le campane tibetane che esistono sono ben accordate in questa scala armonica.
Se leggiamo la frase “le ciotole sono fatte di 7 metalli” partendo dalla nostra conoscenza attuale, facciamo una lettura letterale pensando che ci stanno parlando di una lega. Se facciamo una analisi morfologica delle ciotole antiche possiamo trovare una varietà molto grande di materiali. Basti pensare che 4000 anni fa la chimica come la conosciamo noi oggi non esisteva.

Lavorare con i suoni delle ciotole armoniche è una chiave per connetterci con l’Armonia dell’Universo.

Le ciotole custodiscono il Mistero dell’Universo

Questa era una frase senza contraddizioni per gli allievi delle epoche antiche che seguivano gli insegnamenti del Maestro. Noi ci approcciamo all’utilizzo di questi strumenti in modo analitico e con un’infinità di nozioni e concetti che derivano da ciò che abbiamo appreso dalla cultura Occidentale. Quando ci confrontiamo con arti così antiche, per comprendere il profondo significato degli insegnamenti e per metterli in pratica, dobbiamo “svuotare” la nostra testa da tutte le informazioni che abbiamo. La ciotola è un simbolo e il vuoto è la chiave di lettura del Mistero che custodisce. La pratica è il metodo per svelare il Mistero.

Tutto ciò che esiste vibra

Questa è una legge Universale. Tutto è anche in continuo cambiamento e la vibrazione influisce sull’energia necessaria a realizzarlo. Noi siamo immersi in un ambiente in cui una moltitudine di frequenze agiscono. Solo una piccola parte di esse si manifestano all’uomo in modo diretto (Spettro del visibile, udibile, calore). In Natura sono presenti tutte le frequenze dello spettro ma la loro energia è in gran parte molto debole. L’attività antropica ha aumentato la potenza di alcune frequenze. Questo, unito ai ritmi di vita frenetici a cui siamo sottoposti nel mondo “moderno”, crea le condizioni per un disequilibrio energetico rispetto ai parametri standard per la vita umana.

Il Suono Armonico può aiutarci a passare da uno stato di vibrazione ad un altro, ristabilendo ritmi per noi più appropriati.

Il lavoro con il suono armonico

Da quanto scritto sopra possiamo concludere che, una ciotola armonica è uno strumento semplice ed estremamente efficace da utilizzare per un lavoro attraverso il suono. Gli armonici prodotti sono ideali per rilassare la mente e possono aiutarci ad entrare in stati meditativi. Permettono di sintonizzare il nostro sistema energetico su nuovi equilibri e, guidati dalle leggi dell’armonia possiamo ritrovare una nuova connessione con i sistemi naturali a cui siamo legati. L’ascolto di suoni armonici favorisce inoltre il rilassamento delle tensioni accumulate, ristabilendo anche gli equilibri tra emisfero destro e sinistro del nostro cervello. Si può arrivare anche più in profondità, fino a far risuonare emozioni intense.

Per poter utilizzare le potenzialità di questi strumenti è necessario innanzitutto imparare le tecniche con cui possono essere suonate le ciotole. Nonostante sia abbastanza semplice acquisire le conoscenze basilari per far suonare la ciotola, molto più impegnativo è comprendere la metodica per poter intraprendere con esse un vero e proprio percorso sonoro, quello che accompagnerà la persona in un viaggio attraverso un profondo cambiamento vibrazionale. La parola chiave per poter acquisire la capacità di progettare ed eseguire un tale percorso è la “pratica”. Albert ripete spesso questo concetto durante i corsi che tiene. Strumenti che hanno una storia millenaria di utilizzo alle spalle, non possono essere compresi semplicemente perché ne abbiamo sentito parlare o li abbiamo fatti suonare colpendoli con una bacchetta. La comprensione del suono deve passare necessariamente attraverso un tempo sufficiente di pratica. Per quanto lungo possa essere stato il nostro impegno, suonando ancora avremo comunque qualcosa da imparare per accrescere ulteriormente la nostra esperienza personale. La pratica è un concetto comune a tutte le discipline bio Naturali.

Suonare per noi stessi e per gli altri

Potrà sembrare banale ma, suonare in prima battuta per noi stessi è una fase indispensabile da affrontare prima di andare a fare un lavoro per gli altri. Una volta apprese le basi tecniche per suonare la ciotola, “che vengono insegnate in un corso base di suono armonico”, sarà dapprima indispensabile imparare a maneggiarla nel modo corretto ed estrarre da essa tutti i suoni che può offrirci, andando ad attivarla nel modo che riterremo più opportuno in base alle necessità richieste. Questo lavoro ci permetterà di affrontare il nostro percorso personale con il suono armonico. Sarà stimolate ed anche interessante riflettere sui cambiamenti che questo percorso ci porterà a compiere. Per esperienza personale posso affermare che, nei periodi in cui suono spesso le ciotole, le frequenze della mia vita quotidiana cambiano. Solitamente mi trovo a vivere in modo più attivo rispetto a periodi in cui non ne faccio uso o le utilizzo poco. Questo sembra contraddire ciò che ho scritto in precedenza, parlando del suono armonico come mezzo per favorire il rilassamento. In realtà, quando il suono agisce senza trovare ostacoli può far vibrare in risonanza molti aspetti di noi stessi, anche profondi. Le direzioni in cui ci fa muovere il suono sono strettamente legate al nostro percorso personale e capita anche di andare verso un innalzamento della vibrazione, non solo verso una diminuzione della frequenza. Tutti questi aspetti sono importanti da provare su noi stessi e questo avviene soltanto facendo pratica. Se stiamo suonando per noi stessi siamo in grado di comprendere come sta agendo il suono e possiamo decidere di rimanere più in superficie o entrare in profondità nella pratica. Nel caso in cui l’intensità del lavoro diventi troppo alta possiamo anche decidere di fermarci. Non è infatti raro che il suono porti una persona in uno stato di confusione o faccia vivere esperienze molto forti emotivamente.

Portare in risonanza traumi e situazioni di vita passate, anche molto vecchie, può richiedere lunghi percorsi di consapevolezza che possono far rivivere alla persona sensazioni provate in passato o disagi che possono non essere accettati. Non tutte le persone sono pronte ad affrontare e comprendere un tale cambiamento. Quando il lavoro con il suono è rivolto ad altre persone e non a noi stessi, abbiamo bisogno di maggiori informazioni e una pratica adeguata e più approfondita per poter guidare gli altri verso il loro percorso nel suono. Spesso non sappiamo cosa stanno provando le persone durante una sessione di suono armonico ed è necessario imparare a gestire la nostra pratica, portando con coscienza il suono in profondità e farlo tornare in superficie quando le situazioni lo richiedono. Abbiamo bisogno di stabilire un collegamento tra noi, i nostri strumenti e chi ci sta davanti.

Imparare soltanto una tecnica di suono non è sufficiente per lavorare sugli altri. Dobbiamo mettere in gioco tutti noi stessi e seguire un percorso di studio più impegnativo.

Equilibrio armonico dei meridiani

Possiamo sperimentare l’utilizzo delle ciotole armoniche come completamento e termine del riequilibrio armonico dei meridiani eseguito con i diapason. Il principio di applicazione del diapason è il ripristino di un riequilibrio specifico applicato ad una problematica fisico/energetica riscontrata. Il suono della ciotola armonica al termine del trattamento avrà l’effetto di amplificare il lavoro di riequilibrio e far risuonare l’intero sistema in modo armonico. Sono sufficienti pochi tocchi rimanendo a breve distanza dalla persona o sfregare sul bordo della ciotola per un minuto o poco più. Poche informazioni, semplici e chiare.

Lo scopo principale del lavoro è far percepire alla persona che può vivere un equilibrio vibrazionale diverso da quello in cui si trova.

Questo articolo è tratto dal libro L’Armonia delle Sfere, equilibrio armonico dei meridiani nello Shatzu e nel Tuina, di Diego Fumagalli, autore di numerosi manuali tecnici di Medicina Cinese, Shatzu e Tuina, fondatore e direttore didattico della Scuola di Formazione A.I.F.O. Asd

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